di Luigi Mariano Guzzo
L’Azione Cattolica mi ha offerto la possibilità di incontrare e conoscere una persona speciale: Fortunato (Fortunato Francesco), vice presidente dell’AC Giovani di Lamezia Terme. Che del dolore e della sofferenza ne ha fatto una zampillante sorgente di amore.
E anche oggi, che è l’ora della croce, quando tutti noi, suoi amici e conoscenti, saremmo pronti ad urlare a Dio il nostro disappunto per una vita che si spegne troppo presto, ad urlare il nostro “Dio mio, Dio mio, perché ci hai abbandonato?”, la limpida testimonianza cristiana di Fortunato invade di speranza i nostri cuori. E’ sufficiente leggere il messaggio della moglie e i tanti (tantissimi) ricordi di parenti e amici. No, proprio non ce la facciamo a fermarci alla insensatezza di questa morte. Ed è già forte l’eco dell’annuncio cristiano: Fortunato ci fa sperimentare il volto di un Padre che è misericordioso. Perché amore, tenerezza, ascolto, comprensione, fiducia, gioia… Ed è subito Pasqua, Resurrezione. “E andremo e annunceremo che in Lui tutto è possibile … che nulla ci può vincere. Perché abbiamo udito le Sue parole, perché abbiamo veduto vite cambiare, perché abbiamo visto l’amore vincere”, i versi di una delle sue canzoni preferite – come ci racconta la moglie – condensano un’esistenza terrena che profuma di santità.
Come giovani e come credenti non possiamo che fare tesoro della vita di questo straordinario trentenne, e custodire e trasmettere il patrimonio di valori, di ideali, di affetti che ci consegna. Un mondo nuovo, di pace, di giustizia e di gioia, è possibile, dice a tutti noi Fortunato, un santo della porta accanto. Una grande testimonianza di giovane uomo e di laico si va ad unire alle tante, tantissime, stelle del Cielo …
Cuore Pensante 